Un simpatico aneddoto: la presidenza di EUROMED

Pochi mesi dopo la costituzione delle Commissioni, venne istituita EuroMed, una delegazione particolare, in quanto non ha mandato specificatamente su un singolo Paese, come quelle per USA o Cina etc, un po’ come altre delegazioni che fanno riferimento ad Assemblee interparlamentari, come Eurolat, ACP, Assemblea dei paesi del Pacifico e dell’Africa, etc, che producono delle risoluzioni che – sebbene non abbiano effetto immediato – costituiscono delle importanti linee di indirizzo. Tra queste, c’è appunto l’Assemblea parlamentare dell’Unione per il Mediterraneo (EuroMed), di cui fanno parte l’Unione Europea – principale contributore – oltre agli Stati europei che si affacciano sul Mediterraneo, Nord Africa, Giordania, Israele e Palestina. Quindi all’interno di questo organismo misto il Parlamento Europeo ha una propria delegazione. Si tratta di una delegazione molto cara a Schulz, che in quel periodo era il Presidente del Parlamento, e che viene presieduta direttamente dalla Presidenza del Parlamento Europeo. Poi vi sono cinque commissioni, al suo interno, e ai Parlamentari europei spetta la presidenza di due o tre di queste Commissioni.

Sapevamo già – da voci di corridoio – che una deputata dei Popolari si sarebbe presa la Presidenza del gruppo Regole Procedure e Finanziamenti, posto che sarebbe spettato noi. L’On. Borrelli, sapendo che non avevamo speranze di ottenere quella carica, rinuncia a candidarsi, e a quel punto mi faccio avanti io, che di voglia di sollevare polemiche per una giusta causa ne ho sempre molta…

Al momento delle votazioni, io arrivai insieme al Presidente Schultz, entrammo proprio insieme, lui mi disse qualcosa – non ricordo bene cosa – e io gli risposi in tedesco. Lui fu stupito di sentirmi parlare nella sua lingua, e mi disse: “Vorrei incontrarla e parlarle di questa cosa… vediamoci, prossimamente, prendiamo un caffè e affrontiamo l’argomento”, insomma, un incontro molto cordiale.

Una volta iniziata la riunione, il Presidente Schultz lesse l’ordine del giorno della riunione, e poi disse inaspettatamente: “Poi abbiamo anche la Presidenza del gruppo Regole, Procedure, Finanziamenti della delegazione EuroMed che va alla signora Beghin”, disse così: solo “Beghin”; senza specificare di quale gruppo facessi parte.

Non so se sia stato colpito dal mio fare diplomatico, o dal fatto che parlassi tedesco, o ancora se – complice il fatto che io mi chiamo Beghin, che può suonare identico a “Iniziamo” in inglese – i traduttori abbiano equivocato traducendo nelle varie lingue dei parlamentari presenti il mio cognome al posto di: “E adesso iniziamo”… Fatto sta che venne messo a verbale che io ero nominata la Presidente di questa Commissione.

Solo quando Schultz si alzò, lasciando la conduzione a un vicepresidente, alcuni colleghi si alzarono per chiedere se e quando avrebbero votato il presidente della Commissione, ma ormai era troppo tardi. Dal segretariato risposero: “Non avete alzato la mano per dire che non eravate d’accordo con la proclamazione di Madame Beghin, che ormai è stata ratificata”. Credetemi, seppure trattenendo le risate, noi eravamo più stupiti di loro!

Questo accaddeva nel periodo del pieno ostracismo: dopo averci tolto ogni carica cui avevamo diritto, questa no, non sono riusciti a togliercela. Non so se per distrazione di qualcuno o per una simpatia da parte di Schultz nei miei confronti, o appunto per un errore di interpretazione; certo è che il Presidente avrebbe potuto comportarsi diversamente,       ma il risultato fu che io divenni presidente di questa Commissione interna a EuroMed. Al lavoro anche su questo fronte, dunque!

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