Tre pregi e tre difetti di Tiziana Beghin

 

Mi hanno chiesto di descrivermi con tre pregi e tre difetti… impresa ardua!

Primo Pregio: risolvo tutto, datemi un rompicapo e io devo metterlo a posto! Se c’è qualche cosa che non va, devo trovare la soluzione, soprattutto nella vita quotidiana. Questo mi ha portato a essere sempre proattiva nella vita… non ho una mente logica, matematica; ho semmai una mente molto più artistica e umanistica però risolvo situazioni.

Un altro pregio è di essere – penso – generosa.

Il terzo pregio, per me è stata più una conquista: io, di indole antagonista, sono diventata tollerante. Quindi sono riuscita a distinguere, e a scindere, l’antagonismo dalla determinazione. Anzi, opinioni differenti – anche di avversari politici – sono utili, in generale il confronto ti arricchisce, ti permette di vedere le cose da sfaccettature diverse. L’antagonismo è un sentimento innato in me e che ritrovo oggi in mia figlia: un fiammifero che esplode. Oggi però penso di essere divenuta più tollerante e determinata, il che significa che tollero tutti quanti, sebbene non permetta di mettermi i piedi in testa.

I miei difetti, ovviamente, sono molto più di tre, ma elencherò qui i più evidenti.

Innanzitutto sono disordinatissima: è più forte di me. Disordinatissima in ogni senso, non solo fisico e spaziale, ma anche mentale. Ammetto di non essere più autodisciplinata come un tempo, ma questo più che un difetto sarebbe solo una caratteristica.

Il disordine invece è davvero un difetto, con evidenti svantaggi operativi, per cui ti ritrovi con molto lavoro in più da dover fare perché non lo hai organizzato bene.

L’altro difetto ha a che fare con un pregio di quelli sopra elencati: essendo generosa tendo a prendermi carico di più cose rispetto a quelle che poi in realtà posso portare a termine. Se vicino a me qualcuno chiede qualcosa, automaticamente scatto io: “Eccomi, sono qua, lo faccio io!”. Donarsi è bello, ma quando ti porta a non ottenere risultati, perché ti “disperdi” su troppi impegni, diventa sicuramente un handicap.

Infine, sinceramente, ammetto di essere un po’ egoista: do molto, ma solo se e quando lo voglio io!

E tutte queste caratteristiche si riscontrano molto bene nella storia del mio ingresso in politica… ma lo leggerete meglio nella prossima sezione!

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