BLUE PRINT, LA COMMISSIONE EUROPEA FRENA IL PROGETTO!

Vi ricordate di “Blue Print”, il progetto targato Renzo Piano che prevede l’ampliamento dell’area e dell’attività di riparazione portuale navale all’interno del porto di Genova?
Noi del M5S siamo da sempre tra i più strenui oppositori del folle progetto, anche perché, come rilevato dalle analisi effettuate dal comitato “Porto Aperto”, la situazione del waterfront genovese è già oggi a dir poco precaria per quanto concerne le emissioni nell’aria, l’inquinamento acustico e l’inquinamento da sostanze per riparazioni navali. Grazie alla segnalazione di Alice Salvatore abbiamo portato il problema in Europa.

ED OGGI ARRIVANO BUONE NOTIZIE!
A seguito dell’interrogazione scritta che ho presentato a febbraio, la Commissione Europea ha infatti fatto sapere di avere messo in mora il governo italiano per l’eccesso di biossido d’azoto (NO2) nell’agglomerato di Genova, annunciando anche che continuerà il monitoraggio sull’ozono (O3). Ha inoltre dichiarato inaccettabile lo stato dell’inquinamento acustico, lanciando una procedura d’infrazione all’Italia per via della totale mancanza di una mappa acustica o di un piano d’azione in conformità con le norme europee.
E cosa più importante, ha chiesto ufficialmente una valutazione d’impatto ambientale e sanitario prima del rilascio dell’autorizzazione!
Si tratta di un indiscutibile successo: le autorità hanno ignorato Genova e i suoi abitanti per troppo tempo, ma con la salute non si scherza, e questa risposta di Bruxelles è un secco no a chi vuole fare soldi senza se e senza ma, speculando sulla vita dei cittadini.

 

Mag. 2016

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