Lo sport

Mio padre era un uomo molto sportivo – è stato cintura nera di karate – e mio fratello Massimo giocava a calcio.

E quindi anch’io dovevo fare qualcosa: era già allora un valore, non era possibile stare fermi senza far nulla. Quindi ho incominciato a fare ginnastica artistica per alcuni anni, dai 3 ai 5 anni, per essere precisi.

Ho già citato B., la mia migliore amica ai tempi dell’asilo: per me, un perno attorno al quale ruotava tutta la mia vita; ebbene, fu insieme a lei che decidemmo di fare danza classica. L’dea che danzassi, piaceva molto anche a mia mamma, perché avevo un aspetto fisico molto maschile e la danza “ingentilisce”. Ma nel frattempo con papà andavamo anche a sciare…

Poi, come spesso succede ai bambini, io e la mia amica ci stufammo della danza classica e iniziammo a praticare altri sport: sci, nuoto, equitazione… di tutto, fino a che a 12 anni ho deciso che invece avrei voluto giocare a pallavolo, e lì è nata la più grande passione sportiva della mia vita.

Lo sport è sempre stato presente nella mia vita, ed è sempre stato un valore importante per tutta la mia famiglia.

La mia adolescenza è stata in genere molto ricca di attività: ho praticato molti sport e mi sono dedicata a molte attività, come il teatro. Dopo aver frequentato una scuola di recitazione, sono entrata in una compagnia teatrale…

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