LE FALSITÀ DEL PD SUL CETA

LE FALSITÀ DEL PD SUL CETA

L’eurodeputata del PD Alessia Mosca ha rilasciato all’ANSA delle dichiarazioni assolutamente fallaci sul CETA, il trattato di libero scambio tra UE e Canada che rischia di entrare presto in vigore in forma provvisoria senza il consenso dei 28 Parlamenti Nazionali (LINK ALL’INTERVISTA).

Secondo la Mosca è giusto bypassare le Assemblee statali perché, chiamandole in causa, il Parlamento europeo si auto-estrometterebbe dalla decisione. Aggiunge inoltre che la loro opinione sarebbe pretestuosa, visto che in questi anni il Parlamento Europeo ha avuto modo di controllare l’avanzamento delle trattative.

SONO DUE CLAMOROSE FALSITÀ!

Innanzitutto non è assolutamente vero che il Parlamento Europeo ha avuto un ruolo di effettivo supervisore. I negoziati del CETA sono stati infatti infinitamente più sottobanco rispetto a quelli del TTIP, che di sicuro non si distinguono per la trasparenza. E lo stesso accade anche oggi: noi saremo chiamati a votare con un semplice “Sì” o “No”, a fronte di anni ed anni di trattative segrete. È inoltre altrettanto sbagliato dichiarare che lasciando ai Parlamenti Nazionali il potere di veto, il Parlamento Europeo ne uscirebbe depotenziato. Sono infatti gli stessi Trattati dell’UE a decretare che determinate tematiche siano “miste”, e abbiano quindi bisogno della piena approvazione sia delle istituzioni comunitarie, che delle 28 assemblee nazionali.

Togliere la voce ai Parlamenti equivale, in sostanza, a sferrare l’ennesimo attacco alla democrazia. Sì, Democrazia…quella parolina magica che pur comparendo nel nome del partito, continua ad essere un’illustra sconosciuta a tutti i membri del PD…

 

P.S. Per Alessia e tutti i suoi “compagni”: a questo link può trovare tutti i rischi che correremmo qualora il CETA entrasse in vigore! CLICCA QUI

 

Set. 2016

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