LAVORO E ROBOT: IL FUTURO CHE VORREI

 

LAVORO E ROBOT: IL FUTURO CHE VORREI

La Gabbia ha mandato in onda un servizio che ipotizza la perdita di milioni di posti di lavoro in seguito allo sviluppo tecnologico e alla robotizzazione di un numero sempre crescente di mansioni (CLICCA QUI per vederlo).

Eppure questa è anche l’occasione per cambiare il paradigma: è vero, con l’avanzare della meccanizzazione vi sarà un inevitabile calo dell’occupazione, ma occorre fare una netta distinzione tra Lavoro e Reddito.

In un mondo ideale del futuro, vedo robot che lavorano, e uomini che godendo dei benefici economici che ne deriverebbero possono dedicarsi liberamente alla propria famiglia e alle proprie passioni.

Il vero problema è l’abisso che intercorre tra la nostra visione e la realtà fattuale: oggi il lavoro delle macchine viene usato esclusivamente per arricchire gli imprenditori, con le drammatiche conseguenze che viviamo quotidianamente.

Agli attuali legislatori dei governi mondiali manca una caratteristica basilare: la lungimiranza. Noi del M5S aspiriamo invece ad un futuro in cui il progresso tecnologico sia sfruttato non per incrementare ulteriormente la forbice tra ricchi e poveri, ma per rendere l’intera cittadinanza libera di poter vivere la vita dei propri sogni.

 

Giu. 2016

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