LA GUERRA NON SI COMBATTE CON LA GUERRA!

LA GUERRA NON SI COMBATTE CON LA GUERRA!

La guerra non si combatte con la guerra. E non si tratta soltanto di un’ideologia pacifista: sono i fatti a confermarlo. I dati del Global Terrorist Index rivelano infatti che nonostante i 4.400 miliardi di dollari spesi nelle missioni in Iraq, in Afghanistan, e in altre aree di crisi, sono nate più di 30 nuove sigle terroristiche, tra cui l’ISIS.

Non è tutto: negli ultimi 45 anni l’83% delle organizzazioni terroristiche è stato neutralizzato grazie al miglioramento della sicurezza e a un processo politico atto a risolvere i problemi in loco. Solo il 7% è stato eliminato dall’uso diretto della forza militare!

La soluzione, dunque, non risiede certo nel bombardare degli innocenti che hanno avuto la sfortuna di nascere in zone perpetrate dai conflitti interni. Sarebbe immensamente più risolutivo:

1) Ripristinare i fondi alle forze dell’ordine

2) Attuare una collaborazione totale tra le Intelligence di tutti gli Stati occidentali

3) Interrompere ogni rapporto con i Paesi che sostengono la Jihad e sanzionare tutti i predetti Stati che finanziano il terrore

4) Revocare le sanzioni alla Russia per facilitare il percorso di cooperazione e attività diplomatiche

5) Varare una moratoria per lo stop immediato della vendita e circolazione delle armi.

Proprio quest’ultimo punto ci ha visto diretti protagonisti al Parlamento Europeo: durante la votazione di una risoluzione sull’immigrazione è stato presentato un emendamento in cui si chiedeva la cessazione delle vendita di armi nei Paesi mediorentiali in conflitto. Indovinate da chi è stato appoggiato? Ebbene sì, tra le delegazioni italiane soltanto da noi del M5S, dalla lista Tsipras e da un paio di sporadiche voci fuori dal coro del PD…

 

https://www.youtube.com/watch?v=2JM5ZrWILPA

 

Nov. 2015

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