LA DIFFERENZA TRA IL GRANO ITALIANO E QUELLO STRANIERO ESISTE!

LA DIFFERENZA TRA IL GRANO ITALIANO E QUELLO STRANIERO ESISTE!I silos dei porti italiani sono stracarichi di grano straniero: Canada, Stati Uniti, Australia e Messico stanno letteralmente invadendo il nostro Paese.

I nostri produttori non riescono a reggere l’urto della concorrenza e si ritrovano con scorte di tonnellate di grano invenduto. Come naturale conseguenza, soltanto nel 2017 nei nostri campi sono stati seminati ben 100 mila ettari IN MENO rispetto all’anno precedente. Un trend che, purtroppo, è destinato a peggiorare.

Ma il problema non è soltanto economico: RIGUARDA ANCHE LA SALUTE!

Nel servizio andato in onda ieri sera a “Petrolio” si evince come il livello di micotossine presente nella pasta prodotta con grano straniero è più del doppio rispetto a quella con grano al 100% italiano.

Se è vero che entrambi i campioni rientrano nei limiti stabiliti dall’Unione Europea, è altrettanto vero che tali valori sono tarati su un consumo medio di pasta pari a 5kg a persona l’anno: il consumo tipico di un nord-europeo, insomma, ma che è ben lontano da quello di un italiano, che è quasi cinque volte superiore!

A tutto ciò va aggiunto un secondo fattore per nulla trascurabile: il grano straniero è stato verosimilmente trattato con glifosato, un pericoloso diserbante ritenuto probabilmente cancerogeno dallo IARC, poiché nei Paesi extra europei è prassi comune aggiungerlo nella fase immediatamente precedente alla trebbiatura. Una pratica vietata in Italia, ma che non impedisce a tutti noi di ingerirne in quantità considerevole tramite la pasta prodotta con grano importato.

Questo perché checché ne dicano le etichette, già oggi almeno un pacco su cinque, pur prodotto in Italia, contiene grano straniero.

E il futuro, purtroppo, non promette nulla di buono…

 

Lug. 2017

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