K-FLEX DELOCALIZZA IN POLONIA E LASCIA A CASA 187 DIPENDENTI
Con oggi sono 36: 36 giorni che i dipendenti della K-Flex sono in presidio permanente per opporsi alla decisione di delocalizzare l’azienda in Polonia, con la conseguente perdita di 187 posti di lavoro su 243.
K-Flex non è la classica PMI martoriata dalla crisi economica, ma una multinazionale leader nel settore degli isolanti termici situata a Roncello, piccolo centro in provincia di Monza e della Brianza.
Nonostante un fatturato da 320 milioni, i vertici dell’azienda stanno conducendo una spregiudicata delocalizzazione figlia dei drammatici effetti della globalizzazione e di un dumping sociale sempre più dilaniante.
Ma la colpa è anche dei governi che si sono alternati negli ultimi decenni, incapaci non solo di tutelare i livelli occupazionali, ma anche di controllare che i propri finanziamenti pubblici venissero utilizzati in modo consono: sono ben 12 i m
ilioni di euro ricevuti da K-Flex in questi anni, tutti re-investiti all’estero, come dichiarato senza vergogna dai proprietari.
Gli stessi che ora tacciono di fronte alle sacrosante richieste di spiegazioni da parte dei lavoratori…
https://www.youtube.com/watch?v=2WF-y4Ge3Pw
Feb. 2017
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