IL PIANO AMERICANO PER ESPORTARE CARNE AGLI ORMONI IN EUROPA

IL PIANO AMERICANO PER ESPORTARE CARNE AGLI ORMONI IN EUROPALa Francia è il quarto Paese dell’UE dopo Lituania, Irlanda e Olanda a poter esportare la propria carne negli Stati Uniti. Il blocco durava (e persiste tuttora per i restanti Stati membri) dal 1998 a seguito del proliferarsi del virus della mucca pazza.
La decisione è stata ovviamente accolta con entusiasmo dai produttori d’oltralpe, ma sottintende un sottile piano americano per “ammorbidire” l’ostruzionismo europeo contro l’utilizzo tipicamente yankee di ormoni negli allevamenti.
Gli allevatori americani si lamentano infatti delle limitazioni imposte dall’UE, definite impropriamente “non scientificamente provate”. In America, infatti, non vige il principio di precauzione; mentre in Europa prima di immettere un prodotto sul mercato bisogna dimostrare la sua non nocività, negli States il processo è invertito: è compito del consumatore provarne la pericolosità.
La strategia a stelle e strisce inizia quindi a delinearsi chiaramente: gli USA, con l’apertura del proprio mercato Stato per Stato, intendono dividere l’Europa nella speranza che le limitazioni verso l’utilizzo di ormoni negli allevamenti vengano definitivamente abbattute, avendo anche un occhio di riguardo al sopito ma mai definitivamente morto TTIP; il maggiore rigore scientifico in campo di alimentazione dell’UE è infatti uno degli ostacoli più insormontabili per il raggiungimento dell’accordo.
L’Europa riuscirà a resistere alla minaccia americana?

 

Gen. 2017

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